9 dicembre - Giornata internazionale della memoria e prevenzione del genocidio

Con la Risoluzione dell’Assemblea Generale A/RES/69/323 del 29 settembre 2015, l’ONU ha istituito il 9 dicembre come Giornata internazionale della memoria e prevenzione del genocidio, un appuntamento annuale per ricordare le vittime e rafforzare l’impegno contro questo crimine.

L’impegno dell’ONU risale al 9 dicembre 1948, con la ratificazione della Convenzione per la prevenzione e la punizione del crimine di genocidio (meglio conosciuta come la Convenzione sul genocidio). Questo strumento definisce e criminalizza atti commessi con l’intento di distruggere, in tutto o in parte, gruppi nazionali, etnici, razziali o religiosi.

Tale documento è stato formalizzato prima della Dichiarazione universale dei diritti umani. L’Italia ha recepito tale provvedimento nel 1952. La parola “genocidio” non esisteva prima della Seconda Guerra Mondiale.

È un termine specifico coniato dall’avvocato polacco-ebreo Raphael Lemkin. La parola “genocidio” fu usata nell’atto d’accusa nel corso del processo di Norimberga per descrivere i crimini nazisti. Tuttavia, a quel tempo non era un termine ufficiale: bisognerà attendere proprio il 1948.

I genocidi ad oggi ufficilamente riconosciuti e nella storia del ventesimo e ventumesimo secolo numerosi sono stati gli eventi che hanno indotto a parlare di genocidio: Genocidio degli armeni, Olocausto, Genocidio di ROM e Sinti, Genocidio cambogiano, Genocidio in Ruanda nel 1994, Guerra in Bosnia con il massacro di Srebrenica del 1995.

L’istituto organizza per le classi quinte un incontro di approfondimento sulle implicazioni giuridiche del termine genocidio. Per le altre classi si propone di approfondire il tema dal punto storico-culturale sui genocidi e i popoli senza terra.

In allegato il comunicato con il calendario degli incontri, i link e le letture consigliate per l'approfondimento

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Ultima revisione il 05-12-2025